VERTENZE POLITICHE SU UNA VERSIONE PORNOGRAFICA DEL MITO DI PASIFAE
 

Coturno 15

Vertenze politiche su una versione pornografica del mito di Pasifae

con FRANCESCA ACCARDI, DAVIDE PACIOLLA, GUIDO TARGETTI

assistente alla regia ADELAIDE PALMIERI

disegno luci MARCO DI CAMPLI SAN VITO

ufficio stampa MAYA AMENDUNI

regia JOHANNES BRAMANTE

Joannes Bramante

Francesca Accardi Davide Paciolla Guido Targetti

 

La meccanica del mito è precisa e spietata: al re di Creta, Minosse, viene regalato dal dio del mare, Poseidone, un magnifico toro bianco. Quando, dopo essergli stato favorevole in varie circostanze, Poseidone richiede che il toro gli venga sacrificato, Minosse si rifiuta di immolare la bella bestia. Il dio, irato, si vendica con spietata fantasia: fa sì che la moglie del re di Creta, Pasìfae, si innamori perdutamente del toro bianco. La povera regina comincia, soffrendo le pene dell’amore, ad agognare un congiungimento con il quadrupede che, in quanto quadrupede, predilige le mucche alla donna; la quale però non si dà per vinta. Convince infatti l’architetto di corte, il celebre Dedalo, a costruirle una vacca di legno, dentro la quale ella si potrà accovacciare in attesa che la concupiscenza del toro lo porti ad un amplesso con la struttura di legno – e quindi con lei. Cosa che di lì a poco accadrà. Frutto della passione zoofila di Pasìfae sarà, nove mesi dopo, il Minotauro. Questo è il mito. Semplice, passionale e brutale nel suo essere mito.
Lo spettacolo teatrale “Vertenze Politiche su una Versione Pornografica del Mito di Pasìfae” fa reincarnare il suddetto mito in una situazione tanto più attuale quanto più affine a quella narrata dai poeti di duemila anni fa: la mitica Isola di Creta diventa la “Creta Costruzioni SpA”, una società italiana, molto italiana, che si occupa di costruzioni, soprattutto nel settore turistico. Minosse, il presidente, ha da tempo adocchiato un terreno dove costruire un grande resort con tanto di piscine e campi da golf, proposito facilmente realizzabile per uno scaltro businessman di alta estrazione sociale e amici giusti, se non fosse che proprio il terreno prescelto è abitato dall’ultimo esemplare di Toro Bianco in Italia, cosa che preclude il permesso di edificazione al nostro costruttore. Ma Minosse non ne vuole sapere di arrendersi alla legge italiana, insieme ai suoi amministratori delegati, Dedalo e Pasìfae, si dà un gran da fare per cercare di aggirare l’ostacolo. Ammazzare il
toro? Corrompere le autorità? Comprare giornalisti? Quel che accadrà all’interno dell’ufficio principale della “Creta Costruzioni SpA” sarà un groviglio di complotti e speculazioni, di lotte esterne ed interne, senza scrupoli e senza la costrizione all’ipocrisia, solitamente dettata dall’opinione pubblica. Insomma, sarà una messa a nudo degli animi accesi di tre spregiudicati affaristi, dalla stessa parte soltanto per necessità e devoti solo al capitalismo, in un mondo dove fedeltà, coerenza e ambizione sono termini vacillanti, relativi e spesso pericolosi.
Che la storia prenderà una brutta piega quando l’amministratrice delegata Pasìfae comincerà ad avere strane sensazioni va da sé… Il mito, eterno, si compie anche tra cravatte, telefoni e tacchi a spillo.

 

“La giovane Compagnia “Coturno 15” palesa la vocazione per il teatro antico.”
ilTempo
“Una fiera della bassezza umana!”
laRepubblica
“Uno spettacolo nato dalla geniale mente di Johannes Bramante”
persinsala.it
“Lavoro eccezionale!”
persinsala.it
“Johannes Bramante attinge al mito, ai personaggi, agli dei e alla narrazione di avvenimenti accaduti in un passato remotissimo e caricati di sacralità e significati ancestrali, per raccontare una storia tragica e violenta ambientata ai giorni nostri. Una storia moderna in cui i protagonisti conservano i tratti caratteriali degli uomini e degli dei alle origini del mondo ”
cyranofactori.it
“Una versione interessante, ironica quanto bestiale e spigolosa del mito fondativo della contraddizione eterna tra l’uomo e il suo doppio animalesco.”
binrome.com
“Le situazioni comiche lasciano sempre intravedere una critica più seria e consapevole. ”
gufetto.it
“I dialoghi sono serrati, colpiscono e sorprendono lo spettatore come un fucile caricato a pallettoni, merito del lavoro eccezionale compiuto dai tre attori Davide Paciolla, Guido Targetti e Francesca Accardi, che non perdono mai la battuta, nonostante la complessità del testo scritto dal giovane Johannes Bramante, che ne cura anche la regia in modo egregio.”
persinsala.it
“è uno spettacolo che si ispira ad un mito che nella sua eternità resta attuale. Un testo ambientato ai giorni nostri, in cui la dimensione tragica e mitologica è presente nei protagonisti, i quali dimostrano come l’universalità del mito sia insita nell’uomo.”
binrome.com

 

La COMPAGNIA COTURNO 15 si propone ormai da anni di far riaffiorare il senso e l’atmosfera del mito, pietra fondante della società occidentale, nel teatro contemporaneo. I suoi membri credono nel potere della parola e nella proprietà maieutica dell’arte drammatica; sia come lustro di una società in fiore, sia come viatico per tempi culturalmente difficili. Il teatro di prosa, contenitore umano di storie immortali, resta e resterà necessario! Fondata dall’autore e regista Johannes Bramante e dall’attrice
Francesca Accardi nel 2014, la Compagnia Coturno 15 ha messo in scena a Roma gli spettacoli “Tesoro” (2014) e “Cleopatra” (2015) per poi dedicarsi all’ampiamente applaudita Trilogia del Mito Moderno di cui “Il Complesso di Antigone” (2016) segnò l’inizio al Plautus Festival di Sarsina e che proseguì con “Alkestis 2.1” (2017) a Roma e a Milano (2018) concludendosi con “Vertenze Politiche su una Versione Pornografica del Mito di Pasifae” (2018) a Roma. Collaborano con la Compagnia una moltitudine di artisti internazionali – teatranti e non –provenienti dalle più disparate realtà: dall’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica a Miss Italia, da Santa Cecilia al mondo dell’hip hop romano, dagli studi classici alle case di moda parigine. Nell’unità delle differenze la Compagnia Coturno 15 propone da sempre al suo pubblico un teatro moderno ed eclettico, con gli occhi bene aperti.

Scarica qui le note di regia

Minosse – Davide Paciolla: Diplomato presso l’Acceademia del Piccolo di Milano. Vincitore del premio Hystrio. Ha lavorato fra gli altri con Luca Ronconi, Carmelo Rifici, Mauro Avogadro e Peppe Sollazzo.
Dedalo – Guido Targetti: Diplomato presso l’Accademia del Teatro Arsenale seguendo il metodo Lecoq. Attore di teatro e cinema. Lavora fra gli altri con Carlo Boso, Iaia Forte e stabilmente nella compagnia di Giancarlo Sepe per cui ha interpretato il ruolo di Amleto nell’omonima tragedia.
Pasifae Francesca Accardi: Diplomata presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Attrice di teatro e doppiatrice ha la lavorato fra gli altri con Ugo Chiti, Piero Maccarinelli e
Giorgio Albertazzi. Cofondatrice della compagnia Coturno 15.

 

 

1 Febbraio — 3 Febbraio
21:00
Orario

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