Ass. Culturale Cicolocchio
City SimCity
di Jordi Casanovas
Lucia Bianchi, Luisa Casasanta, Piero Grant, Thomas Santu
Regia Alessandro Gorgoni
City/SimCity, che richiama alla mente il famoso videogame in cui il giocatore può guidare un personaggio ricostruendo le dinamiche della vita reale, racconta la storia di quattro trentenni alle prese con le difficoltà della realtà aziendale, tra compromessi e fallimenti della meritocrazia.
I quattro giovani, di fronte all’ennesima delusione, non sono più disposti a rimanere passivi e decidono così di incontrarsi in ufficio di notte e sabotare la multinazionale per la quale lavorano. Accade però, proprio come nel gioco, qualcosa di inaspettato che influenzerà i comportamenti del gruppo.
La struttura creata da Casanovas, fatta di continui flashback e flash forward, accompagnata da un ritmo percussivo, efficacemente giocato su l’imponderabile e l’imprevedibile, ripropone le stesse scene come in un incubo e ci ricorda che la “city”, come City/SimCity, è malleabile come un videogioco, davvero troppo reale.
Ore 21.00
Daf –Teatro dell’Esatta Fantasia
“Non so nemmeno se sono felice” Dalla vita e dai i racconti di Irène Némirovsky
con Paola De Crescenzo, Aura Ghezzi, Roberta Infantino, Carla Recupero
Costumi Lucia Mariani
Luci Marco Laudando
Scene Valeria Mangiò
Assistente alla regia Michele Castelli Gattinara
Regia Luca De Bei
Anni ’30. La scrittrice Irène Némirovsky vive ormai a Parigi da alcuni anni, è diventata famosa grazie al suo romanzo “David Golder”, è felicemente sposata e madre di due bambine. Irène vive del suo lavoro, si interroga sull’alchimia della scrittura e sulla difficoltà di tradurre in linguaggio artistico le sfumature e i colori della vita. Sulla scena prendono corpo i suoi personaggi, tutti al femminile, con frammenti delle loro storie: una donna che vuole separarsi dal marito ma non riesce a lasciarlo, una ragazza ricca e viziata che vuole fuggire da una famiglia soffocante, una prostituta che si illude di trovare una soluzione al fallimento della sua vita, una “cocotte” che ritrova una figlia data a balia da bambina la quale vorrebbe seguire le orme della madre. Le storie di queste donne con i loro drammi si intersecano con la storia di quegli anni e con il vissuto di Irène: all’orizzonte si profila il pericolo di una nuova guerra e prendono forma le contraddizioni di una donna e di una scrittrice che si trova a dover affrontare l’ondata di antisemitismo che si abbatte sull’Europa e che inizia a creare problemi anche ad una intellettuale celebre come lei. Mentre continua a scrivere e a dar vita ai suoi personaggi, Irène è costretta a interrogarsi sul destino che l’attende e che, inesorabile, si compirà.
Ore 22.30
compagnia La bottega del pane young
Heaven
Con Chiara Cianciola, Aurora Miriam Scala, Maria Chiara Pellitteri
Drammaturgia e regia Chiara Cianciola e Aurora Miriam Scala
“Se dovessimo stare fermi in un solo luogo avremmo le radici al posto dei piedi”
Questo è il mantra di Gloria una venticinquenne di un piccolo paesino della campania che da sempre le sta stretto. Troppo stretto.
E’ proprio per scapparne che è in perenne viaggio. Ovunque. Indipendente, come solo la zia Jaja, alla quale è molto legata, le ha insegnato ad essere. Gira il mondo sola, con il suo zaino e le sue scarpe da trekking che non abbandona mai. Nel suo ultimo viaggio , si reca in Brasile, scala il Corcovado e si gode la vista dal Cristo Redentore. Uno spettacolo la vista da lì. “ Devo immediatamente raccontarlo alla zia” e ne belmezzo di questo pensiero che viene interrotta da una fastiidiosissima voce proveniente da un interfono e una donna Pina Passalacqua che le annuncia di essere “trapassata, morta, defunta”. Tra l’incredulità, la rabbia, e la disperazione ,inizia un altro viaggio di Gloria, quello vero. Quello tra le donne uccise ognuno le racconta la propria storia, passando attraverso un’ironia sottile e quasi cinica ,tipica delle donne, tutt’altro che rassegnate alla loro condizione di essere vittime del “femminicidio”.
Orario