28 settembre
Ore 18.00
Celia/Sità

BISBIGLIATA CREATURA_studio sulla fragilità

Regia: Mariella Celia
Coreografia, ricerca drammaturgica del movimento: Mariella Celia in collaborazione con Cinzia Sità
Interpreti: Mariella Celia, Cinzia Sità
Suono: Gianluca Misiti
Costumi e make up: Mariella Celia e Cinzia Sità in collaborazione con Francesca Innocenzi
Coproduzione: Associazione Sosta Palmizi (Cortona)
Con il sostegno di: Vera Stasi (Tuscania) Teatro Azione e Carrozzerie N.O.T , Roma (Roma), ALDES (Lucca) Teatri Sospesi (Salerno) Dance Gallery (Perugia)

Le domande da cui è partita la nostra ricerca riguardano che cosa è la fragilità? Come si manifesta? Qual è la sua parte illuminata? com’è possibile riconoscerne la bellezza?
Osservando i bambini nella loro fase di crescita e di sviluppo, ad esempio quando imparano ad alzarsi in piedi, possibile contattare una idea di fragilità semplice e genuina che non si interroga ma che si rivela nella sua bellezza e nella sua forza.
Che accade poi negli adulti? Come si traduce la fragilità, nei suoi molteplici aspetti, nel movimento? Riusciamo ancora a percepirne la bellezza, la forza?
Nella forma di studio che proponiamo due creature amorfe, sghembe, si muovono in un paesaggio sospeso tra terra e fluido. Imparano a tenersi in piedi, a guardare, a lasciarsi guardare, a relazionarsi all’altro. Danno vita a un dialogo fisico tra forza e fragilità.
Disarmate faranno esperienza del tatto, la prima consapevolezza sensoriale di un essere umano e scopriranno che incontrare vuol dire anche accogliere, cedere…

Ore 19.00
Compagnia Y.Petrillo/Cie Twain

Nothing to Declare

Musiche di Alessandro D’Alessio

Interprete Caroline Loiseau

Coreografia Yoris Petrillo

“Nothing to declare”. Niente da dichiarare. 
Frase simbolo di una generazione, quella degli anni 2000, che vive nella costante rincorsa di ciò che è smart, low cost, last minute; quasi un’inno all’improvvisazione, ad esser sempre pronti, ma mai preparati. Grazie alle nuove tecnologie, smartphone, voli lowcost, car sharing, tutto è più vicino, più stressante. Sempre online, sempre connesso, sempre controllato; vediamo costantemente la posizione di tutti coloro che utilizzano i social network. Le nostre immagini sono ovunque in rete, tutto ciò che avviene delle nostre vite sembra non avere importanza se non riceve sufficienti “like”. Le connessioni umane vengono filtrate e protette dal mondo esterno, gli auricolari stordiscono il nostro udito, smartphone, tablet e computer offuscano la nostra vista, la nostra scrittura è stata standardizzata dal battere su di una tastiera.

Ore 20.00

compagnia Li’An Dance

Sorella Mia

Interpreti e coreografe Anna Borini, Livia Massarelli

Sorella Mia indaga il significato più profondo della sorellanza. Ispirandosi alle due sorelle della letteratura tragica greca, Antigone ed Ismene, Sorella mia vuole essere un viaggio esplorativo nel complesso e, a volte contraddittorio, rapporto tra due sorelle; un rapporto fluido, dinamico che prende spunto dalle figure del testo sofocleo prescindendo dalle consuete letture politiche e sociali della tragedia classica e confrontandosi invece con l’umano sentire che questi due personaggi raccontano, diventando archetipi di una relazione tra donne.

 

Ore 21.00
compagnia S DANCE COMPANY

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE SU DI ME (ma del quale non ti frega nulla)

con Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore
coreografia Mario Coccetti

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE SU DI ME (ma del quale non ti frega nulla) esplora il tema dell’identità declinata in tutte le sue accezioni. Elementi surreali, non convenzionali e apertamente provocatori sono al centro dell’opera, una panoramica ironica, dissacrante (ma anche tristemente reale) della necessità di esporsi, di primeggiare e di imporsi forzatamente. Le atmosfere cinematografiche di Pedro Almodovar fanno da cornice ad un lavoro creativo che Impegna diversi stili coreografici, tecniche e processi di rappresentazione, frutto del background formativo ed esperenziale di S Dance Company.

Ore 22.00

ASS. CULT. PINDOC ONLUS

Wood Mu’

Interprete e coreografa Benedetta Capanna
Luci Danila Blasi

Wood – Mù è il primo quadro del progetto Di Legno e fuoco. Rinasciamo e moriamo a noi stessi tante volte e guardando indietro sembra di aver vissuto più vite in una sola esistenza. I colori e le immagini frammentate che ci invadono in modo confuso, con il corpo danzante diventano chiare e ci attraversano facendoci sentire parte di un tutto. Il legno che ha bisogno dell’umidità dell’acqua per vivere, è la primavera col suo tempo ventoso, è il bambù forte e flessibile, il colore verde e l’ Oriente. E’ connesso al fegato, alle articolazioni, allo spazio e rappresenta il movimento in tutte le direzioni. E’ Hun, lo spirito responsabile di ogni viaggio dell’anima.

 

28 Settembre
11:45
Orario

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