ESTELLA
Rivoluzionarie professionali
con VALERIA ALMERIGHI | CAROLINA LEPORATTI
un progetto di Estella
produzione ESTELLA
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Rivoluzionarie professionali ci riporta alle origini della nostra Italia. Abbiamo preso in esame le vite incredibili delle 21 donne che hanno fatto parte della assemblea Costituente del ‘46 e le abbiamo catapultate nella nostra visione di oggi, chiedendoci come fare a estrapolare da queste esistenze strabilianti il senso più profondo di ciò che ci ha affascinati: la capacità di stare nel presente per costruire un futuro.
Le nostre protagoniste sono Teresa Mattei (la più giovane, una “maledetta anarchica”), Teresa Noce (povera, brutta e comunista, “madama tempesta”), Lina Merlin (socialista dallo spirito guerriero, “Signora Polesine”), ma anche (“la bella e biondissima”) Bianca Bianchi, l’insegnante (“troppo indipendente”) Laura Bianchini; un gruppo di donne rivoluzionarie e combattenti, 21 donne su 535 uomini… non poterono non farsi notare! Dalla Resistenza e la lotta armata partigiana ai banchi della Costituente :
rivoluzionarie professionali, appunto.
Lo spettacolo che immaginiamo vuole non solo raccontare la storia di queste donne, figure importantissime e sconosciute della nascita della Repubblica Italiana, ma anche farne affiorare le contraddizioni, le sfide morali affrontate e indagare che cosa significhi oggi la loro storia per noi.
Rivoluzionarie professionali è uno stand up comedy, un dramma grottesco, un musical senza parole; non sappiamo ancora cosa diverrà. Dal punto di vista stilistico è uno spettacolo che stiamo costruendo con grande curiosità, cura ed entusiasmo, esplorando le varie forme del linguaggio teatrale e del video, alla ricerca di un modo vivo ed efficace di esplorare la molteplicità dei linguaggi: la testimonianza diretta di interviste e biografie, il teatro documentario, l’analisi storiografica, possono portarci in un attimo alla satira. C’è spesso voglia di piangere ma anche di ridere mentre lavoriamo. Il progetto è in continua evoluzione. Il materiale storico che incontriamo si rivela ancora vivo e attuale, ci sorprende.
Questa pluralità di voci e registri rispecchia la complessità delle donne che raccontiamo, la loro vitalità, le loro contraddizioni e le loro battaglie, tutt’oggi ancora aperte. In un tempo in cui ci sentiamo sradicati, privi di riferimenti etici e politici, senza un orizzonte a cui tendere, lo spettacolo vuole essere un’opportunità per riflettere su dove si possa trovare nuova forza per una rinnovata coscienza civile e politica.
Siamo affascinati e stimolati dalle loro vite esemplari. Queste donne sono per noi dei fari nella nebbia; il nostro obiettivo è di trasmettere questa materia sulla scena, senza retoriche e moralismi. La loro capacità di dire No e di battersi senza stanchezza per costruire un futuro migliore ci ha emozionati, vorremmo essere in grado di trasmettere questa emozione con vitalità e restituire un po’ dell’energia che hanno irradiato, qualche decennio fa, per questo nostro Paese.