OFFICINE TEATRABILI
VOGLIO LA LUNA

Il progetto è vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura

EVENTO SOLD OUT

Fascia d’età dai 5 ai 10 anni

Spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2010
Spettacolo VINCITORE PREMIO EOLO AWARDS 2013
Miglior Progetto Educativo per il Teatro Ragazzi e Giovani
Compagnia: Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata (Jesi)
Ideazione e Regia: Simone Guerro | Drammaturgia: Lucia Palozzi | Con: Fabio Spadoni, Simone Guerro, Silvia Barchiesi | Allestimento e figure: Ilaria Sebastianelli, Alessio Pacci | Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e di figura

SINOSSI
Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! E’ bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini.
La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.

NOTE DI REGIA
L’idea di questo spettacolo nasce dall’incontro con Fabio, un ragazzo con la sindrome di Down. Fabio ha uno sguardo aperto al mondo come quello dei più piccoli e la capacità di credere che se si vuole davvero qualcosa sia possibile ottenerla. Per questo non poteva essere che lui l’unico interprete di questa storia, che in sé racchiude il senso più profondo della nostra operazione: rendere una cosa impossibile possibile. Quando Fabio ci ha detto che voleva fare “l’attore del teatro col microfono” abbiamo sorriso di circostanza, ma poi è arrivata l’idea di questo spettacolo. Fabio ha costruito con noi il suo clown, la sua maschera, esaltando le caratteristiche della sua personalità e sviluppandola su registri comici. Ha lavorato da vero attore, con serietà e precisione non comuni, creando un personaggio unico, la cui simpatia è pari solo alla poeticità, donando a una storia “normale” la fragile e incomprensibile bellezza della vita.

11 Aprile
11:00
Orario

Giovedi ore 11.00

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