REBETIKO PRODUZIONI
PEST(E) A BUDA. BATTAGLIA PER LA GROENLANDIA
regia e interpretazione Paolo Toti
voce off Chiara Luce Fiorito
In bilico tra narrazione, interpretazione, danza e meta-teatro,Pest(e) a Buda, battaglia per la Groenlandia è un flusso di co-scienza passionale e significativo, un incubo di Amleto, dove peròa lla fine troviamo uno spiraglio di speranza. Descritto in un’am-bientazione punk – gotica; un adattamento dell’”Amleto” di Sha-kespeare e l’”Hamlet Maschine” di Muller, dove l’interpretazione dell’attore è sostenuta, sia da una corposa presenza testuale, sia daun considerevole utilizzo del movimento corporeo. In questa inquadratura il protagonista è Amleto, o meglio ancora, post-Amleto: un personaggio metafora che vuole liberarsi dalle sue prigioni, ponendosi in posizione critica ad un futuro-presentetroppo esasperato, che allontana sempre di più l’uomo dalla sua anima umana e quindi dalla verità. Lo spettacolo rappresenta una molteplice denuncia: Il consumismo, la violenza, l’alienazione, leguerre. In questa prigione corporale, Amleto è vittima della sua vendetta, “Io non voglio vendicarmi più”. Lo spettacolo sí descritto è ripartito in cinque quadri, quadri chescandiscono il tempo e modulano l’intensità emozionale da quadroa quadro e dal primo all’ultimo quadro. Amleto, in questa messin-scena oscura, “nel cuore delle tenebre”, è come una luce di speran-za in un mondo buio e tagliente. Questa luce è ancor più rafforzata alla presenza della voce di Ofelia, che pur’ella si adopera a cam-biare se stessa, aiuterà Amleto nel suo percorso.
Paolo Toti