Header Image
Mobile Header Image

13 - 14 Gennaio 2026

CLAUDIA LIGORIO | ALICE TEMPESTA | VALERIO CASTRIZIANI | GIOVANNA MALAPONTI

CASA LELLA

drammaturgia di Giovanna Malaponti

regia di EMANUELE BARONI | GIOVANNA MALAPONTI

Roma, fine anni ‘ 40: siamo in una casa di piacere in via del Pellegrino, nel centro della città.

Vita “L’amorevole” ha vent’anni e ha lasciato la sua terra natìa, la Puglia, per sfuggire alla povertà. Ama l’amore e la vita.

Penelope “La Gatta” ha diciassette anni, è romana e si difende dietro ad una corazza molto spessa. Lei ama solo Vita.

Giorgio è un militare figlio del ventennio fascista e del patriarcato, uno dei tanti che frequentano il bordello. Ma l’unico che dichiara il suo amore per Vita, nonostante oscilli fra dimostrazioni di affetto e violenza crudele.

Leggi di più…


La tenutrice del bordello è la signora Lella, una donna cinica e materiale, disposta a tutto pur di guadagnare. Le prostitute che lavorano nel suo bordello sono tra le migliori della capitale: giovani, belle, eleganti. I servizi a disposizione dei clienti sono dei più svariati e la sala di accoglienza brulica sempre di gente in attesa di passare un qualche quarto d’ora di gioia.

Vita “L’amorevole” lavora qui da tre anni. Ha vent’anni e ha lasciato la sua terra natìa, la Puglia, per sfuggire alla povertà. Ama l’amore e la vita, è gioiosa e tenera, ingenua e bisognosa come una bambina.

Un anno fa ha conosciuto Penelope che ha voltato le spalle a famiglia ed amici; dopo aver rifiutato di sottomersi ad un matrimonio combinato. Penelope “La Gatta” ha diciassette anni, è romana e si difende dietro ad una corazza molto spessa. Non si lascia mai andare, mastica chicchi di caffè e si calma con i sigarelli e gli stornelli romani.

Le due si completano, sono agli antipodi eppure legate da un profondo affetto. Hanno stretto una salda amicizia fin da subito, si divertono a fare esibizioni insieme per i clienti e si danno manforte in un mondo che vuole lasciarle sole e fra gli ultimi. Sono donne che lottano per la loro indipendenza e che non si sono piegate al loro destino.

Tra i tanti uomini che frequentano il bordello, c’è Giorgio, un militare figlio del ventennio fascista e del patriarcato. Sarà lui a conquistare il cuore di Vita, nonostante oscilli fra dimostrazioni di affetto e violenza crudele. Pur di rimanere fedele alla sua idea di amore, pur di non perdere qualcuno che dice di amarla, Vita accetterà di lasciare tutto e di ricominciare una vita con lui.

Penelope, in questo anno, ha maturato; poco per volta; un sentimento sincero e vero per Vita. Per lei è la prima volta: per la prima volta sente il cuore battere forte nel petto.

Note di regia

La violenza di genere, lo sfruttamento e l’oggettificazione del corpo femminile, l’impossibilità di vivere un amore omosessuale, la forza intrinseca nell’essere donna e la lotta per la propria indipendenza sono alcuni dei temi trattati in questo testo, ancora molto attuali.
Ed ogni azione o parola, sono sostenuti dalle sfumature che appartengono all’animo umano: fragilità, paura, passione, contraddizione e molto atro.