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8 - 11 Gennaio 2026

VUCCIRIA TEATRO

IMMACOLATA CONCEZIONE

da un'idea di Federica Carruba Toscano

con JOELE ANASTASI | FEDERICA CARRUBA TOSCANO | ALESSANDRO LUI | IVANO PICCIALLO | ENRICO SORTINO
scene e costumi Giulio Villaggio | light designer Martin Palma
musica originale “Scurannu agghiunnannu” Davide Paciolla | testo musica originale Federica Carruba Toscano
aiuto regia Nathalie Cariolle | collaborazione alla drammaturgia Federica Carruba Toscano
contributo drammaturgico Alessandro Lui

drammaturgia e regia JOELE ANASTASI

produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini

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Vincitore di TEATRI DEL SACRO V


Sicilia, 1940.
Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre caduto in disgrazia e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese.
Lei, estranea a qualunque “adulta” concezione della vita, non oppone nessuna resistenza. Del resto, nessuno le ha mai spiegato cosa voglia dire fare l’amore.
Ben presto la fama “della nuova arrivata” raggiunge tutto il paese, ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto: malgrado tutti millantino di mirabolanti prestazioni, dentro la stanza del bordello, nessuno di loro l’ha mai toccata.

Immacolata Concezione racconta la potenza e il culto dell’immagine che, arrivando a disumanizzare un corpo vivente per trasformarlo in feticcio, è soggetto alla necessità d’instaurare una relazione fondata sui desideri inespressi del proprio inconscio.

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IMMACOLATA CONCEZIONE racconta la potenza e il culto dell’immagine che, arrivando a disumanizzare un corpo vivente per trasformarlo in feticcio, è soggetto alla necessità d’instaurare una relazione fondata sui desideri inespressi del proprio inconscio.

IMMACOLATA CONCEZIONE racconta quale terremoto possa generare l’incontro tra spiritualità e carnalità sul piano della collettività. Gli anni ’40 rappresentano uno spartiacque essenziale nella storia dell’umanità. L’avvento della seconda guerra mondiale, con tutto quello che ha causato, ha rivelato come l’essere umano stesso sia stato brutalmente reificato e desacralizzato. Da quel momento storico la visione stessa dell’umanità, sia nelle relazioni tra gli uomini che nel rapporto con il potere, muterà profondamente e il concetto stesso di sacro cesserà di avere una corrispondenza nel piano del reale.

IMMACOLATA CONCEZIONE, ambientato alla vigilia della guerra, racconta il punto di snodo di un sistema sociale in cui le relazioni vorrebbero ancora essere prodotte invece che brutalmente consumate. Sebbene raccontino un mondo in cui può esistere ancora futuro e speranza, contengono già il germe di quella deriva malata che troverà nel conflitto mondiale e nei regimi totalitari una possibilità d’espressione.



Note di regia

“Guardare attraverso i personaggi di IMMACOLATA CONCEZIONE è come sfogliare le pagine di un vecchio diario e scoprire le
oscillazioni più fragili delle loro anime; come avere accesso alla memoria collettiva e storica che abita in noi e genera le nostre più antiche passioni. Il tempo della storia è il passato che qui si fa molla per il futuro: per riscriverne uno nuovo. E noi, spettatori del mondo di oggi, ci aggrappiamo a qualche ultimo brandello di un passato carico di valori e speranza. Non c’è fiducia nel progresso. Non c’è fiducia nel tempo che verrà. E’ solo guerra, minaccia di guerra, guerra senza frontiere e senza regole. E noi abbiamo solo bisogno di amore, amore e altro amore.”

Joele Anastasi