Header Image
Mobile Header Image

19 - 22 Marzo 2026

GEA RAMBELLI | GIANFILIPPO MARIA FALSINA

L’OCCHIO INVISIBILE

di Gianfilippo Maria Falsina e Alberto Oliva

Scenografia Francesca Ghedini

progetto e regia ALBERTO OLIVA

produzione TeatroE

PREMIO FANTASIO 2024

LEI ha appena subìto un furto in casa. LUI fa l’installatore del più avanguardistico sistema di allarme di tutti i tempi che le garantisce sicurezza, libertà e salute. Da quel momento la privacy di LEI finisce, ma comincia una forte attrazione verso LUI. L’amore si infila nelle maglie della sicurezza in cerca di spiragli di umanità, ma entrambi sono prigionieri, sotto l’occhio invisibile che tutto vede e controlla e non possono uscirne: chiunque smetta di conformarsi diventa un pericolo per la società. Fuggire è impossibile. Ribellarsi è inutile. Ma vivere così è davvero sicurezza?

Leggi di più…


In un mondo in cui la percezione della sicurezza è la prima preoccupazione di tutti, in cui i furti, le rapine e i delitti sono diventati l’incubo di ciascuno, la cosa più importante è sentirsi protetti.
Ma c’è bisogno anche di una sicurezza spirituale e psicologica, intorno alla quale si costruiscono barriere di linguaggio e di espressione, per proteggere la sensibilità di ciascuno. È molto più importante la percezione di sicurezza che non la sicurezza effettiva. Se tutto è marketing, anche la propria incolumità è merce da vendere e comprare. L’insicurezza è il motore per tenere sotto controllo le persone, attraverso la paura.

Il progetto nasce dall’incontro tra la società contemporanea, con i nuovissimi sistemi d’allarme che promettono sicurezza e protezione in cambio della cessione dei dati e del controllo, e l’utopia distopica di 1984 di George Orwell.

Super-Sure è l’Allarme Casa numero 1, scelto già da oltre un miliardo di clienti nel mondo, e sempre di più si sta diffondendo con offerte incredibili, perché è il sistema di sorveglianza definitivo: protegge, previene, controlla. Cedi la tua privacy e avrai sicurezza, libertà e salute. In questo modo Super-Sure può osservare facilmente qualsiasi forma di comportamento, anche inconsapevole, che riveli che un individuo abbia pensieri delinquenziali, prima ancora che possano tradursi anche vagamente in azione.

LEI (interpretata da Gea Rambelli) ha appena subìto un furto in casa. Non aveva un allarme antifurto, e quindi decide di installare a casa sua il nuovissimo sistema Super-Sure, di cui tutti parlano.

LUI (interpretato da Gianfilippo Maria Falsina) fa l’installatore del più avanguardistico sistema di allarme di tutti i tempi.

LUI arriva a casa di LEI, le installa l’allarme magnificando le incredibili potenzialità del sistema di Super-Sure, utilizzando parole chiave, parole d’ordine, parole che significano valori, ma che forse nascondono verità diverse. Il linguaggio crea la sicurezza più ancora del sistema di protezione. Lei ascolta incantata e, da quel momento, la sua privacy finisce, ma comincia una forte attrazione. Forzando le maglie del sistema, che dovrebbe essere impersonale, tra i due comincia una relazione, fondata su un sottile e perverso gioco di seduzione e paura, di induzione di pericolo per creare illusione di sicurezza e protezione.

L’amore si infila nelle maglie della sicurezza in cerca di spiragli di umanità in un mondo che ha venduto la libertà in nome della libertà. Quando tenta di disinstallare SuperSure, il sistema si ribella: non è lei a controllare la tecnologia, è la tecnologia a controllare lei. Chiunque smetta di conformarsi diventa un pericolo per la società.

Ora entrambi sono prigionieri, sotto l’occhio invisibile che tutto vede. Fuggire è impossibile. Ribellarsi è inutile.

Ma vivere così è davvero sicurezza?