Da “Cassandra” di Christa Wolf
Tutor drammaturgia e regia Frosini/Timpano
Abbiamo deciso questa volta di partire da un “classico” della Letteratura del ‘900, un’opera che proprio nel 2023 festeggia i suoi primi quarant’anni ed a distanza di decenni ci parla ancora con potenza. Il romanzo è la dilatazione di un attimo: è la storia della figlia veggente di Ecuba e Priamo – la principessa Cassandra – che attende la morte per mano dei Greci vincitori alle soglie della fortezza di Micene mentre ripercorre in un flusso di coscienza apparentemente caotico – ma in realtà rigorosissimo – il tramonto e la rovina sua e della sua città – Troia – assediata da un nemico esterno ma anche progressivamente corrotta e svuotata di senso dall’interno. Sprofondando nel testo, analizzando e contestualizzando quest’opera e tenendo sotto gli occhi l’altro libro fondamentale della Wolf, Premesse a Cassandra, ci immergiamo nelle molte questioni che ci riguardano ancora oggi, più che mai oggi: il rapporto complesso tra la realtà e la sua manipolazione e tra la Storia e la sua narrazione, il rapporto delle donne con il potere, con la violenza e con la società patriarcale, il ruolo delle e degli intellettuali, la cecità con la quale si va allegramente verso la distruzione. Da un’opera magistralmente monologante, personale, e con forti tratti autobiografici, una reinvenzione in cui risuonano le molte voci delle attrici e degli attori in maniera corale e polifonica.
Scritto e interpretato dagli attori diplomandi della STAP BRANCACCIO Giulia Calcari, Maddalena Califano, Elisa Cardoso, Riccardo Gueci, Francesca Mele, Lorenzo Micozzi, Mirea Milano, Grazia Nazzaro, Michele Olita, Carolina Signore
10 maggio 2023 h 21
11 maggio 2023 h 19
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Da “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wender
Tutor drammaturgia Tamara Bartolini
Regia Bartolini/Baronio
Scritto e interpretato da Giulia Calcari, Maddalena Califano, Elisa Cardoso, Riccardo Gueci, Francesca Mele, Lorenzo Micozzi, Mirea Milano, Grazia Nazzaro, Michele Olita, Carolina Signore
“Ma per noi, sentire è svanire; noi ci esaliamo, sfumiamo, di brace in brace emaniamo odore sempre più lieve. (…) Avrà forse sapore di noi il cosmico spazio in cui ci dissolviamo? Sarà vero che gli angeli attingono solo da loro stessi? O talvolta, come per sbaglio, c’è in quello spazio un po’ d’essere nostro?”. A partire dalle suggestioni del film Il cielo sopra Berlino di W. Wenders, dalla lettura dei testi di Peter Handke e dall’opera poetica di Rilke, accompagnati da alcune canzoni di David Bowie, proviamo a disegnare un paesaggio di cura del nostro presente facendo dialogare la scena con le visioni del linguaggio cinematografico. Ascoltare, osservare e prendersi cura di noi stessi e dell’altro e del mondo che ci circonda. Stare dentro al mondo e poterlo guardare da lontano, come fossimo noi il cielo su di noi e sulle nostre città. Alla ricerca di quando il bambino era bambino, di quando “camminava con le braccia ciondoloni, voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente e questa pozzanghera il mare”.
Scritto e interpretato dagli attori diplomandi della STAP BRANCACCIO Giulia Calcari, Maddalena Califano, Elisa Cardoso, Riccardo Gueci, Francesca Mele, Lorenzo Micozzi, Mirea Milano, Grazia Nazzaro, Michele Olita, Carolina Signore
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CLASSICI DEL SECOLO FUTURO
La storia della comunità di Lagonero passa di bocca in bocca, è masticata e sputata. Sono zotici, bestie senza Dio, maschere umane che aprono spiragli su vizi, peccati e debolezze. Gli individui sono necessari l’uno all’altro, ma riluttanti nell’ammetterlo. Ognuno nella comunità ha un ruolo ben definito: La Tabaccaia, Il Prete, La Macellaia, La Perpetua, Il Campanaro, La Postina, La Sarta, La Manosanta, La Lavandaia, Il Sotterramorti. Un patto silenzioso è ciò che li lega. Un segreto, affogato nelle profondità di un torbido lago. Un pericolo inaspettato, mette ombra su Lagonero, risvegliando le coscienze abbandonate al peccato. E’ così che gli abitanti sono costretti ad adottare una strategia comune per difendere la comunità dallo scandalo. Che cosa succederà?
15 e 16 febbraio 2023 h. 21.00
SPAZIO DIAMANTE
Vincitore del Premio inDivenire Danza 2019
ideazione e regia Mariella Celia
coreografia, ricerca drammaturgica del movimento Mariella Celia in collaborazione con Cinzia Sità
interpreti Mariella Celia, Cinzia Sità
suono Gianluca Misiti
trucco/ assistente di scena Francesca Innocenzi
costumi Mariella Celia in collaborazione con Francesca Innocenzi
disegno luci Francesco Tasselli
produzione Associazione Sosta Palmizi
con il sostegno di Vera Stasi, Teatro Azione e Carrozzerie N.O.T, ALDES, Teatri Sospesi, Cittadella dei giovani Aosta, Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Note di regia
Bisbigliata creatura ha avuto un lungo tempo di gestazione, un tempo necessario, lento, ricco di cadute, di ripensamenti, ritorni, pause silenziose, di domande molto più grandi di noi e di sorprendenti rivelazioni. In scena si fa esperienza di una sensazione del tempo extra-ordinaria, che desidera condurre chi guarda in “altri luoghi”, per poi tornare a se stessi.
A nutrire il viaggio di creazione sono stati la poesia di Chandra Livia Candiani, capace di mettere in parole la sacralità dell’esperienza vitale, e i miei studi di Body-Mind Centering®, un approccio che rivela, attraverso esperienze di microscopica intimità, come ogni aspetto della vita di un individuo e dell’intero cosmo, si esprima nel corpo in movimento. Nel cammino è emersa tanta fragilità, una condizione che vogliamo celebrare e di cui vogliamo rivelare la bellezza, la tenerezza, la forza.
(Mariella Celia)
Sarà in scena allo SPAZIO DIAMANTE il 10 e 11 dicembre IL NOME DEI FIORI, testo di Iulia Bonagura, Claudio Cammisa, Matteo Esposito, Fabiana Pesce, tratto da “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare. La regia è di Lorenzo Gioielli. Protagonisti: Iulia Bonagura, Claudio Cammisa, Eleonora Contigliani, Raffaele Elmetto, Roxana Florina Ene, Matteo Esposito, Luca Giacomini, Tommaso Lo Cascio, Fabiana Pesce. DJ Set di Luca Giacomini.
Romeo e Giulietta è probabilmente la tragedia di Shakespeare più nota e più popolare. Lo è perché non è soltanto una storia d’amore emozionante e sfortunata ma soprattutto perché solleva questioni fondamentali: l’appartenenza a un gruppo familiare, la percezione di sé come identità solo all’interno di quel gruppo, il superamento di quell’identità in quanto pregiudiziale e non reale, il conflitto che ne viene generato. Romeo e Giulietta è inoltre un testo politico, le cui fondamenta affondano nella questione politica per eccellenza: la relazione fra le persone. Allude, neanche tanto obliquamente, a un eterno conflitto generazionale: padri che vogliono conservare lo stato delle cose, per quanto disagiato, e figli che desiderano sporgersi nel futuro e sperimentare una nuova strategia comportamentale, rischiosa ma più fertile. È l’amore il motore di questa spinta rinnovativa, e le sue conseguenze: l’ascolto, l’accoglienza, il coraggio.
Questo spettacolo è l’esito del laboratorio di scrittura e recitazione della Stap, indirizzato a giovani interpreti non professionisti e professionisti under 30 con particolare attenzione a ragazzi e ragazze provenienti da associazioni che si occupano di inclusione culturale.
La particolarità è che lo spettacolo, scritto da Iulia Bonagura, Claudio Cammisa, Matteo Esposito, Fabiana Pesce si avvale della collaborazione di due interpreti del Coro multietnico Quintaumentata che opera nel V° Municipio, nato da un’importante esperienza didattica iniziata nel 2001 con bambini stranieri e che ora annovera fra le sue fila quegli stessi bambini, ormai giovani adulti e dell’Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Stap Brancaccio, agenzia formativa legalmente riconosciuta dalla Regione Lazio.
Lo spettacolo analizza temi che sono parte integrante della vita di ognuno, restituendo una concretezza emotiva e relazionale del testo attraversando l’esistenza quotidiana delle ragazze e dei ragazzi che si uniranno al progetto. Non un adattamento ma una riscrittura originale stimolata e coordinata da Lorenzo Gioielli utilizzando la vasta esperienza che l’Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Stap Brancaccio ha conquistato in questi anni. Dal punto di vista stilistico, lo spettacolo si gioverà del concetto di teatro digitale, utilizzando contenuti video e accompagnato da un dj set dal vivo che impiegherà una miscela di suggestioni contemporanee, elettroniche ed etniche.
E alla fine Giulietta e Romeo potrebbero salvarsi.
Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.
SINOSSI
Un luogo di nebbia, freddo, in cui la luce fatica a mostrarsi. L’odio fra due famiglie, ricche e prepotenti, le cui ragioni sono impossibili da ricordare ma non per questo meno violento. Le loro figlie e i loro figli, cresciuti in quello stesso odio che li acceca e li spinge a gesti sempre più estremi l’uno contro l’altro. Ma Romeo e Giulietta, figli delle famiglie nemiche, s’innamorano. I genitori continueranno a soffiare sul fuoco finché i giovani non potranno che soccombere alla rabbia inesausta e immotivata. Un mondo ricco e annoiato in cui la violenza è l’unico diversivo. Un amore che fiorisce dove non dovrebbe, come tutti gli amori. Solo il sacrifico delle vite giovani e di quell’amore permetterà alle famiglie di riconciliarsi. Ma nel comune, insopportabile, dolore.
SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina, 230 – 00177 Roma
Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili
Per info e prenotazioni:
mail CONTATTACI
messaggio WhatsApp 345.1474533
BrancaccioDanza produce una serata dedicata alla promozione e valorizzazione dei giovani talenti e al ricambio generazionale nel mondo della danza.
Uno spettacolo dedicato ai nuovi linguaggi contemporanei che alterna in scena i giovani danzatori del triennio professionale, alcuni allievi della scuola e ospita la [MATRICE] N crew.
Lo spettacolo è organizzato da BrancaccioDanza nell’ambito della rassegna “Una voce per la danza – progetto omaggio ad Alberto Testa”
BIGLIETTI DISPONIBILI
KEEPING WARM
Regia e coreografia Alessia Gatta
Danzatori Matilde Cortivo, Vanessa Guidolin, Viola Pantano
Direzione organizzativa Laura Rea
Una produzione [Matrice] N
Ph. © Viola Pantano
Qual è il vero motivo che ci spinge a creare con il linguaggio corporeo?
Gatta trova la risposta in concetti apparentemente semplici: il tatto, i respiri, la comunità, la vicinanza, l’aderenza agli approcci e le relazioni scaturite da essi. La totale assenza di tutto ciò ha svelato che il sostenerci e l’ispirarci l’un l’altro è già di per sé danza. Dall’intimo desiderio di re-incontrarsi, misurarsi, fondersi nasce Keeping Warm, che vuole giovarsi della maggiore consapevolezza del sé, acquisita durante mesi dedicati alla riflessione, per trovare nuovi modi di comunicazione che rafforzino la capacità di relazione con l’altro e con l’universo che ci ospita.
Lo spettacolo mette in scena la profonda volontà di prendersi cura della danza e dello spazio che essa può abitare attraverso il calore dei corpi e degli animi che lo vivono, per giungere ad un risveglio delle membra statiche e delle menti sopite. Ecco dunque che l’autenticità della condivisione di percezioni ed intuizioni tra coreografa e danzatrici durante la creazione ha dato vita ad un sano e accurato dialogo non solo verbale ma soprattutto corporeo. La complessità e l’ambiguità del nostro presente sembra metterci di fronte a superfici ghiacciate su cui è facile scivolare o montagne di neve da cui si può essere travolti. Forse basterebbe essere duri come il ghiaccio e candidi come la neve per affrontare tutto questo. Immerse in paesaggi innevati e freddi, tre donne si ri-conoscono per sostenersi, donando rinnovata fiducia reciproca ai loro corpi per condividere un’esperienza apparentemente ostile. Continuano a vivere in una realtà descritta da condizioni atmosferiche come il vento, la neve, il freddo che compromettono le funzioni fisiologiche.
Persistono e indagano nuove prospettive e visioni, connettendosi con e attraverso il corpo.
Ispirate da modelli archetipici della nostra cultura e tradizione occidentale, si animano immagini simboliche ed evocative, le quali permettono il fluido mutare della qualità sensoriale, corporea ed emozionale: il Titano Atlante che sorregge l’intera volta celeste, la Dea della neve Chione e il rituale del travestimento carnevalesco che, sovvertendo i codici, scaccia gli spiriti maligni per accogliere la rinascita primaverile.
“Credo fortemente che divulgare un messaggio di cura, attraverso la danza e l’arte, è e sarà necessario per la guarigione tanto oggi desiderata dai nostri corpi e dalle nostre anime”.
Alessia Gatta
BIGLIETTI DISPONIBILI
Sei #Under35❓
Per te la SPECIAL PROMO per assistere allo spettacolo Matrioska nei giorni
Venerdì 21-Sabato 22 – Domenica 23 Ottobre
🎫BIGLIETTI
– Biglietteria Teatro Brancaccio (mar – sab 16-19)
– Biglietteria Sala Umberto (mar – sab 16-19)
– al botteghino di Spazio Diamante un’ora prima dello spettacolo
– Whatsapp 3451474533
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🪆Storie dentro altre storie, dove i rapporti di potere, giustizia e destino risorgono dalle tragedie di un tempo lontano e approdano nel nostro 🎭
MATRIOSKA
Un nightclub, un’azienda di trasporti, una casa di piacere, uno studio di terapia e una famiglia che nasconde un segreto. Sono gli scenari diversi di una battaglia imminente, uno scontro tra generi.
Una giovane straniera in cerca di fortuna arriva in una piccola località lombarda, sette donne e cinque uomini vivono le proprie realtà, vizi e desideri inespressi, ignari di quel che li aspetta.
Storie dentro altre storie, dove i rapporti di potere, giustizia e destino risorgono dai tragici di un tempo e approdano nel nostro.
Perché gli anni passano ma la scelta resta: farsi trascinare dal fato come dalla corrente di un fiume oppure opporsi e imporsi, a proprio rischio e pericolo.
Note degli autori
È la storia di uno scontro tra generi, dal quale ogni personaggio uscirà sconfitto, tranne chi ha davvero osato avere il coraggio per modificare il proprio destino. Uomini fermi nella loro convinzione di supremazia, donne che diventano androgine pur di non essere sottomesse.
Scenari diversi e apparentemente scollegati tra loro, si incastrano perfettamente l’uno nell’altro fino a implodere l’uno sull’altro, l’uno a causa dell’altro.
Gli autori e interpreti sono ex allievi diplomati della STAP BRANCACCIO Accademia di Teatro e Arti Performative di Roma diretta da Lorenzo Gioielli.
Lo spettacolo ha debuttato a Roma nel Dicembre 2021 all’interno della rassegna “Classici del Secolo Futuro”, un progetto didattico della scuola, con la supervisione drammaturgica di Giampiero Rappa.
BIGLIETTI
autori ed interpreti
SAVERIO BARBIERO, CLAUDIO CAMMISA, RAFFAELE ELMETTO, MATTEO ESPOSITO, ALBERTO GANDOLFO, MICHELA NICOLAI, CAMILLA PAOLETTI, FABIANA PESCE, GIACINTA PITTALUGA, FLAVIA PRUGNOLA, DILETTA RONGA, MARTA SAVOIA
assistenti alla regia SAVERIO BARBIERO e MICHELA NICOLAI
disegno luci DANIELE MANENTI
costumi ELEONORA BRUNO
organizzazione PAOLA GIORGI
ufficio stampa SILVIA SIGNORELLI
grafica FABIO REA
produzione: VIOLA PRODUZIONI
da un progetto di STAP Brancaccio Accademia di Teatro e Arti Performative
Il Festival inDivenire è un progetto ideato da Alessandro Longobardi con la direzione artistica di Giampiero Cicciò.
Nasce nel 2017 con l’obiettivo di individuare e valorizzare lavori teatrali inediti così da dare visibilità e sostegno all’attività di compagnie e artisti che operano in Italia. Il Festival è rivolto a compagnie di professionisti del teatro (senza un limite di età) che possono presentare dei progetti in forma di studio (della durata minima di 30 minuti e massima di 35) declinati senza limiti di linguaggio e genere, compresa la contaminazione multidisciplinare.
La IV edizione si svolgerà a Roma dal 17 al 29 gennaio 2023 presso Spazio Diamante.
#festivalindivenire2023
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