Spazio Diamante

METAMORFOSI

STAP BRANCACCIO

METAMORFOSI

Da Ovidio a Emanuele Coccia
Tutor drammaturgia e regia Fabrizio Arcuri
Assistente alla regia e luci Luca Giacomini

Scritti e interpretati da MARGHERITA BIGAZZI | CHIARA BRUNETTI | BEATRICE BUSCEMI | GINEVRA CECCHERINI | EMILIO DE ROSA | VIOLA DINI | LEONARDO FANTINI | CHIARA LIOTTA | FLAVIA LUCANGELI | GIORGIO MUNACO’ | FEDERICA PETTI | LEONARDO POCATERRA | FRANCESCO PUORTO | FLAVIA TOMASSINI

Il testo di Ovidio è una sorta di manuale che affronta tutti i miti della Grecia classica,  circa 250 trasformazioni. Da uomo a pianta o animale oppure a statua una specie di storia del cosmo a partire dal caos originario. E i nostri miti? Quali sono?
Che trasformazioni hanno subito? Qual è il caos in cui ci troviamo? Siamo in grado di raccontare la nostra Storia? Tutto è metamorfosi e di questo facciamo esperienza fin dalla nascita, perché nascere significa ereditare una vita che ha già vissuto – il suo Dna, il suo respiro, la sua carne, i suoi atomi – e sforzarsi di darle un altro volto. È ciò che accade a tutte le specie attraverso l’evoluzione: ciascuna è la metamorfosi di una forma che ha già vissuto e che si prolunga nella diversità dell’altra.

E’ possibile acquistare i biglietti
ONLINE SU TICKETONE
PRESSO IL BOTTEGHINO DI SPAZIO DIAMANTE (apertura un’ora prima dello spettacolo)
PRESSO IL BOTTEGHINO DELLA SALA UMBERTO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito
PRESSO IL BOTTEGHINO Di TEATRO BRANCACCIO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito 

PER BACIARCI LA PUNTA DEL NASO

STAP BRANCACCIO

PER BACIARCI LA PUNTA DEL NASO

Da “Cenerentola” fiaba popolare

Tutor drammaturgia, regia e costumi Les Moustaches

In questa storia ci sono tredici sorelle e poi c’è anche Cenerella; lei è la numero quattordici ma per tutte non è nient’altro che l’ultima.
La fiaba di Cenerentola si rovescia, si scomunica, si fa nuova o, forse, ancor più antica; niente topi, matrigne, principi e carrozze, ma c’è un armadio, un dolore disperato e le scarpette: questo è certo le scarpette ci saranno.

Scritti e interpretati da MARGHERITA BIGAZZI | CHIARA BRUNETTI | BEATRICE BUSCEMI | GINEVRA CECCHERINI | EMILIO DE ROSA | VIOLA DINI | LEONARDO FANTINI | CHIARA LIOTTA | FLAVIA LUCANGELI | GIORGIO MUNACO’ | FEDERICA PETTI | LEONARDO POCATERRA | FRANCESCO PUORTO | FLAVIA TOMASSINI

E’ possibile acquistare i biglietti
ONLINE SU TICKETONE
PRESSO IL BOTTEGHINO DI SPAZIO DIAMANTE (apertura un’ora prima dello spettacolo)
PRESSO IL BOTTEGHINO DELLA SALA UMBERTO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito
PRESSO IL BOTTEGHINO Di TEATRO BRANCACCIO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito 

CLASSICI DEL SECOLO FUTURO

Quattro riscritture senza paura

Nona edizione della rassegna di riscritture degli allievi e delle allieve del terzo anno dell’accademia stap brancaccio

 

Esploriamo dalla creazione dell’Accademia Stap il concetto di Classico, per noi non solo un modello ma anche un modo d’interpretare il reale, una griglia semantica che ci permetta di realizzare, nel nuovo concepimento, un tradimento virtuoso dell’originale e non una sua mera riproduzione in scala ridotta.

D’altro canto, per noi il Classico è qualunque opera con cui riteniamo necessario dialogare, in qualunque forma (teatrale, cinematografica, musicale, perfino plastica) sia stata concepita.

Questa è la nona edizione de I Classici del Secolo Futuro. È nostro specifico compito essere attuali, contemporanei ma non cronachistici. Raccontare con lo sguardo delle persone giovani l’oggi e prefigurare il domani, del teatro e non solo, è desiderio e dovere di un’Accademia come la nostra.

Gli artisti che partecipano ai Classici, ospiti e non, hanno sempre avuto la libertà di esprimere l’opera a cui volevano riferirsi. Questo ha, nel tempo, creato un filo comune leggibile solo quando tutto il programma è stato completato. La volontaria assenza di controllo da parte della direzione artistica è estremamente più fertile di una mera e sterile sorveglianza istituzionale e affonda, così, più fermamente nel contemporaneo, naviga sull’onda del tempo presente. Ha, inoltre, un valore formativo e pedagogico molto più ampio perché mette le allieve e gli allievi a confronto con opere, pensieri e sentimenti diversi e in nessun modo limitati dalla Direzione Artistica.

Il programma di questa stagione 2024-2025 ha come tema il cambiamento, la mutazione delle idee, delle persone e dei sentimenti, addirittura dei luoghi. E’ il tentativo, fallito, di tornare a un ordine del mondo preesistente a quel cambiamento.

Le metamorfosi personali, sociali, ideali giungono non sempre per ragioni logiche, sono influenzati da avvenimenti casuali, da una mutata sensibilità sociale, addirittura da eventi straordinari che possono sembrare miracoli. Le motivazioni logiche delle trasformazioni sono leggibili logicamente solo a posteriori e non sono mai esaustive. Sarebbe bene prendersi la responsabilità dei cambiamenti e perseguirli, essere agenti della loro forza propulsiva, finalmente, e non subirla. Come fare? Anche in questa edizione dei Classici, come sempre, si pongono delle domande più che offrire risposte.

Buon divertimento.
Lorenzo Gioielli

18 e 19 dicembre 2024 h. 21.00
PER BACIARCI LA PUNTA DEL NASO
Da “Cenerentola” fiaba popolare
Tutor drammaturgia, regia e costumi Les Moustaches

In questa storia ci sono tredici sorelle e poi c’è anche Cenerella; lei è la numero quattordici ma per tutte non è nient’altro che l’ultima.
La fiaba di Cenerentola si rovescia, si scomunica, si fa nuova o, forse, ancor più antica; niente topi, matrigne, principi e carrozze, ma c’è un armadio, un dolore disperato e le scarpette: questo è certo le scarpette ci saranno.

18 e 19 febbraio 2025 h. 21.00
METAMORFOSI
Da Ovidio a Emanuele Coccia
Tutor drammaturgia e regia Fabrizio Arcuri
Assistente alla regia e luci Luca Giacomini

Il testo di Ovidio è una sorta di manuale che affronta tutti i miti della Grecia classica,  circa 250 trasformazioni. Da uomo a pianta o animale oppure a statua una specie di storia del cosmo a partire dal caos originario. E i nostri miti? Quali sono? Che trasformazioni hanno subito? Qual è il caos in cui ci troviamo? Siamo in grado di raccontare la nostra Storia? Tutto è metamorfosi e di questo facciamo esperienza fin dalla nascita, perché nascere significa ereditare una vita che ha già vissuto – il suo Dna, il suo respiro, la sua carne, i suoi atomi – e sforzarsi di darle un altro volto. È ciò che accade a tutte le specie attraverso l’evoluzione: ciascuna è la metamorfosi di una forma che ha già vissuto e che si prolunga nella diversità dell’altra.

9 e 10 aprile 2025 h. 21.00
MIRACOLO!
Da “De Pretore Vincenzo” di Eduardo De Filippo
Tutor drammaturgia Lorenzo Gioielli
Regia Virginia Franchi

Afferma Sant’Agostino: “Quando Dio opera contro il corso consueto della natura a noi noto, i fatti così prodotti vengono chiamati fatti sorprendenti o miracoli”. Tommaso D’Aquino, Summa Theologiae, parte I, questione 105, articolo 7.
Quale miracolo salverà gli ultimi dalla sofferenza e dal dolore? Un ladruncolo per necessità chiede a una statua di San Giuseppe di consentirgli di rubare non visto da nessuno e quindi di rimanere impunito. In cambio, adornerà la sua immagine rendendola splendente. La preghiera del ladruncolo viene esaudita ma Dio opera secondo giustizia e la giustizia non è mai dalla parte degli ultimi. A meno che non accada un miracolo.

11 e 12 giugno 2025 h. 21.00
SOGNI D’ORO, SOGNI LORO
Da “Sogni d’oro” di Nanni Moretti
Tutor drammaturgia e regia Frosini/Timpano

Abbiamo deciso questa volta di partire da un “classico” del cinema italiano così laterale da non esser mai diventato un classico. Sogni d’oro di Nanni Moretti, 1981.

Un film sul film nel film, che quando uscì fu criticato come presuntuoso, discontinuo, esasperato, ossessivamente narcisista, poco più che un inadeguato aggiornamento in sedicesimi dei capolavori 8 1/2 di Fellini e Effetto notte di Truffaut. La storia del cinema che si ripete in farsa. Eppure, questo terzo film di Moretti resta un capolavoro. La lucida disperazione del protagonista, vittima e carnefice di un Circo Barnum sconfortante che è un ritratto impietoso del mondo del cinema di allora e adesso – e per estensione del mondo della cultura in generale – è un grido di dolore che ancora spezza il cuore. In Sogni d’oro c’è (quasi) tutto quello in cui siamo già nati noi e quelli dopo di noi: il populismo e il capitalismo già trionfanti, la crisi d’identità di una Sinistra già in fase terminale e la volgarità della politica e dei media, l’ottusità e sconfitta e marginalità della critica, anche la più militante, la miseria intellettuale accerchiante ed il chiacchiericcio egoriferito e supponente in cui naufraghiamo nel presente. Partendo da quest’opera tenteremo un attraversamento collettivo originale in cui fare entrare in risonanza tra loro le molte voci e le inquietudini e ossessioni delle attrici-autrici e degli attori-autori con cui lavoreremo.

Scritti e interpretati da: MARGHERITA BIGAZZI, CHIARA BRUNETTI, BEATRICE BUSCEMI, GINEVRA CECCHERINI, EMILIO DE ROSA, VIOLA DINI, LEONARDO FANTINI, CHIARA LIOTTA, FLAVIA LUCANGELI, GIORGIO MUNACO’, FEDERICA PETTI, LEONARDO POCATERRA, FRANCESCO PUORTO, FLAVIA TOMASSINI

IL GIARDINO SEGRETO – OFFICINE TEATRABILI

3 dicembre 2024 ore 15.30 e ore 17.30
4 dicembre 2024 ore 15.30 e ore 17.30
Artevox (Vimercate – MI)

Progetto gratuito riservato alle famiglie dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile

ideazione e regia Anna Maini
performer Woody Palmieri
scene e costumi Claudia Botta Estetica
illustrazioni Rossana Maggi
testi in CAA Eugenia Maini
organizzazione Morea Velati
direzione di produzione Marta Galli
consulenza educativa Eleonora Colombini

Il giardino segreto è uno spettacolo immersivo sensoriale sperimentale che coinvolge un pubblico di persone nello spettro autistico e/o neurodivergenti e i/le loro accompagnatori/trici. Il Giardino Segreto è prima di tutto un luogo raccolto, sgombro, pulito, privo di stimoli eccessivi, caratterizzato da un’estetica studiata e pulita, fatta di colori chiari e rilassanti e che permette un
accesso graduale all’attività proposta nel rispetto dei tempi e delle esigenze di tutti e tutte. Si tratta di un luogo pensato e progettato partendo da quelle che sono le caratteristiche e le necessità dei partecipanti a cui, quindi, non è richiesto di adeguarsi a uno spazio esistente, evitando di partire con frustrazioni e fatiche. Gli oggetti scenografici compaiono uno per volta, vengono utilizzati prima dalla performer e poi proposti attraverso il metodo “offer/non offer” ai partecipanti, senza che sia mai obbligatoria o richiesta esplicitamente un’interazione né con gli oggetti né con la performer. Sono i partecipanti a decidere, spesso insieme agli accompagnatori, quando, come e per quanto tempo interagire nell’azione scenica, a volte assistono solamente.
Gli accompagnatori e le accompagnatrici (che possono essere educatori o parenti o comunque persone con una forte relazione con i partecipanti) sono parte integrante della realizzazione dello spettacolo perché rappresentano un medium (insieme agli oggetti) che l’attrice utilizza per raggiungere i partecipanti: è richiesto, dove possibile, che ogni partecipante abbia un accompagnatore di riferimento in un rapporto 1:1. Il progetto prevede ad ogni replica 5 partecipanti con neurodivergenze e 5 accompagnatori. Tutte le azioni proposte sono presentate e descritte anche attraverso l’utilizzo della scrittura in Comunicazione Alternativa Aumentativa, una scrittura per immagini spesso utilizzata dalle persone neuro divergenti non verbali anche in altri contesti.
All’interno della struttura del Giardino Segreto i partecipanti e i loro accompagnatori esplorano attraverso i sensi diverse ambientazioni (animali, piante, mare, cielo e minerali) costruendo mano a mano un proprio kit personale per fare amicizia con l’universo, che sarà il regalo con cui Samay, la protagonista, li saluterà alla fine dell’esperienza.
Lo spettacolo si articolerà in 2 appuntamenti che esploreranno il regno marino e il regno animale. Prima degli appuntamenti performativi la compagnia incontrerà online le educatrici/accompagnatori/genitori dei/delle partecipanti, in modo da conoscere il più precisamente possibile caratteristiche, bisogni, necessità per accoglierli al meglio e farli sentire a loro agio nel Giardino Segreto. A seguito dell’esperienza sarà gradito un feedback da parte degli accompagnatori attraverso un breve incontro online che si può organizzare qualche giorno dopo lo spettacolo.

Spazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma

SPAZIO DIAMANTE – CORPI ACUSTICI – OFFICINE TEATRALIBI

dal 3 Dicembre al 4 Dicembre 2024

Associazione Fuori Contesto APS (Roma)

adattamento dalla scrittura collettiva dei partecipanti Emilia Martinelli e Carlotta Solidea

Con Maria Federica Bianchi, Matteo Capponi, Maria Gisella Cesari, Tommaso Collalti, Ruggero Desario, Filippo Dell’Arte, Alida Di Marco, Andrea Di Michele, Miriam Fascellaro, Alessandro Francescon, Mariarita Lucantoni, Teodoro Marchione, Francesco Marino, Matteo Martinini, Jacopo Montuori, Giacomo Petraccini, Arianna Ricciardi, Alessio Rondelli, Greta Salvati, Clara Sanjari, Giuditta Satriani, Sara Scalera, Daniele Smalin, Marta Spinoni, Gianmarco Tassa

Una produzione Fuori Contesto, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e Hubstract-Made for Art.

Regia di EMILIA MARTINELLI

Questa è la storia di un violino d’orchestra che all’improvviso non suona più. Un violino e tutti intorno a cercare il motivo del suo silenzio, a cercare la sua voce, che nascosta in un angolo remoto del respiro, tornerà a cantare. Uno spettacolo corale, dove gesti e parole, raccontano l’essenza di ogni partecipante.  Sul palco un gruppo di 20 elementi di cui 10 con neurodivergenze, ognuno col suo strumento, la sua voce. Venti corpi che vogliono farsi sentire, acustici. Il corpo e i suoi umori riguardano tutti e tutte, e solo attraverso l’immedesimazione in un’altra pelle, in un’altra storia, comprendiamo anche la nostra, quella singola e quella collettiva, il passato, il presente, il futuro. Il  percorso ha coinvolto 20 allievi, ragazzi e ragazze, del Conservatorio Santa Cecilia, neurotipici e neurodiversi  e anche partecipanti esterni al Conservatorio. Corpi che vogliono farsi sentire, Acustici, potenti sul palco a raccontare, e liberi di essere come si è.

2 dicembre 2024 ore 21.00 Ingresso € 10,00
3 dicembre 2024 ore 11.00 Ingresso gratuito riservato alle scuole superiori fino ad esaurimento posti
Spazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma

INFO E PRENOTAZIONI
0687671757

OFFICINE TEATRABILI – Seconda edizione

Dal 26 novembre al 15 dicembre 2024

“Officine Teatrabili” si basa sull’idea che l’approccio nelle relazioni con persone con disabilità dev’essere non pregiudiziale e realmente aperto e in ascolto. La diversità che recano con sé le persone con disabilità è una ricchezza, è un sistema “altro” di comunicazione, fisica ed emotiva, che circostanzia, approfondisce e arricchisce la nozione stessa di umanità. L’elaborazione della propria vergogna, della propria solitudine, la risoluzione del dolore che ne deriva, viene disinnescato con l’ascolto totale in cui il concetto stesso di normalità è quanto mai sfumato. Non ci si può vergognare di qualcosa che è normale. Basta rendersi conto che non si è mai soli perché normali lo siamo tutti. Solo secondo forme diverse.

Il progetto “Officine teatrabili” prenderà il via nei mesi di novembre 2024 e a dicembre, dal 2 al 6, si concluderà con una settimana di iniziative: spettacoli di teatro integrato, laboratori e workshop. Una settimana di iniziative allestite intorno alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità che si tiene il 3 dicembre.

CRONOPROGRAMMA
26 novembre 2024 dalle ore 9.30 alle ore 18.00
Aula Volpi Università Roma Tre
CONVEGNO “TEATRO NEL SOCIALE: BUONE PRATICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI”

Ingresso gratuito

L’iniziativa, promossa Da Sala Umberto Srl e dall’Associazione Oltre le Parole onlus e dal MimesisLab dell’Università Roma Tre, mira a mettere in relazione le buone pratiche del teatro nel sociale degli ultimi anni in Italia e all’estero: tra le altre cose, nel nostro Paese sta proseguendo l’iter giuridico di una proposta di legge d’avanguardia a livello europeo per un teatro in ogni carcere; sono inoltre oramai innumerevoli le esperienze in ambito nazionale e internazionale che prospettano risultati non solo in campo performativo ma anche sociale e civile; i risultati ottenuti dalle compagnie di teatro sociale, di comunità e integrato in Italia e all’estero sono esemplari rispetto a metodologie di integrazione e di narrazione del presente. Il convegno si propone di realizzare un punto di osservazione e di ri-partenza che delinei da una parte lo stato dell’arte attuale e dall’altra le possibilità e le modalità di sviluppo delle buone pratiche nell’ambito del Teatro nel Sociale.

Ponendo particolare attenzione al campo educativo e formativo, la giornata di studi intende mettere a confronto dati ed esperienze per produrre nuove pratiche e definire metodologie di lavoro replicabili. La prima sessione sarà dedicata a una riflessione sul rapporto tra Teatro Sociale ed educazione formale, mettendo a confronto diverse prospettive educative e analizzando possibili sviluppi metodologici (tra cui, per esempio, l’“Open badge”): indagando il ruolo del teatro nell’ambito educativo e socio-culturale quale strumento di formazione e di inclusione.

La seconda sessione sarà poi dedicata al “diritto errore”. Una prima parte con un excursus filosofico-letterario e una seconda con testimonianze di esperti e professionisti dell’ambito teatrale e artistico che riporteranno esperienze e sperimentazioni rispetto alla pratica del Teatro nel Sociale in differenti realtà del panorama nazionale.

Saranno presenti personalità come il Prof. Gilberto Scaramuzzo – Università Roma Tre, Roma, la Prof.ssa Emiliane Rubat Du Mèrac – Università La Sapienza, Roma, il Prof. Filippo Giordano – Università Lumsa, Roma, il Prof. Roberto Prestigiacomo – Trinity University, Texas, il Prof. Gabriele Sofia – Università Roma Tre, Roma, il Prof. Nicola Donti- Università degli studi di Perugia, il Dott. Angelo Zaccone Teodosi- ISI Cult e registi e operatori di Teatro nel Sociale.

Gli atti del convegno saranno pubblicati da Roma TRE-PRESS.

2 dicembre 2024 ore 21.00 Ingresso € 10,00
3 dicembre 2024 ore 11.00 Ingresso gratuito riservato alle scuole superiori fino ad esaurimento postiSpazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma
Associazione Fuori Contesto APS (Roma)
Spettacolo: CORPI ACUSTICI
regia: Emilia Martinelli
adattamento dalla scrittura collettiva dei partecipanti: Emilia Martinelli e Carlotta Solidea

Con: Maria Federica Bianchi, Matteo Capponi, Maria Gisella Cesari, Tommaso Collalti, Ruggero Desario, Filippo Dell’Arte, Alida Di Marco, Andrea Di Michele, Miriam Fascellaro, Alessandro Francescon, Mariarita Lucantoni, Teodoro Marchione, Francesco Marino, Matteo Martinini, Jacopo Montuori, Giacomo Petraccini, Arianna Ricciardi, Alessio Rondelli, Greta Salvati, Clara Sanjari, Giuditta Satriani, Sara Scalera, Daniele Smalin, Marta Spinoni, Gianmarco Tassa

Una produzione Fuori Contesto, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e Hubstract-Made for Art.

Questa è la storia di un violino d’orchestra che all’improvviso non suona più. Un violino e tutti intorno a cercare il motivo del suo silenzio, a cercare la sua voce, che nascosta in un angolo remoto del respiro, tornerà a cantare. Uno spettacolo corale, dove gesti e parole, raccontano l’essenza di ogni partecipante.  Sul palco un gruppo di 20 elementi di cui 10 con neurodivergenze, ognuno col suo strumento, la sua voce. Venti corpi che vogliono farsi sentire, acustici. Il corpo e i suoi umori riguardano tutti e tutte, e solo attraverso l’immedesimazione in un’altra pelle, in un’altra storia, comprendiamo anche la nostra, quella singola e quella collettiva, il passato, il presente, il futuro. Il  percorso ha coinvolto 20 allievi, ragazzi e ragazze, del Conservatorio Santa Cecilia, neurotipici e neurodiversi  e anche partecipanti esterni al Conservatorio. Corpi che vogliono farsi sentire, Acustici, potenti sul palco a raccontare, e liberi di essere come si è.

3 dicembre 2024  ore 15.30 e ore 17.30 per ragazze e ragazzi dagli 11 a 18 anni
4 dicembre 2024 ore 15.30 e ore 17.30 per ragazze e ragazzi dagli 11 a 18 anni
Progetto gratuito riservato alle famiglie dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile
Spazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma
ArteVOX Teatro (Vimercate – MB)
Spettacolo: IL GIARDINO SEGRETO
Ideazione e regia: Anna Maini | Performer: Woody Palmieri

Il giardino segreto è uno spettacolo immersivo sensoriale sperimentale che coinvolge un pubblico di persone nello spettro autistico e/o neurodivergenti e i/le loro accompagnatori/trici. Il Giardino Segreto è prima di tutto un luogo raccolto, sgombro, pulito, privo di stimoli eccessivi, caratterizzato da un’estetica studiata e pulita, fatta di colori chiari e rilassanti e che permette un accesso graduale all’attività proposta nel rispetto dei tempi e delle esigenze di tutti e tutte. Si tratta di un luogo pensato e progettato partendo da quelle che sono le caratteristiche e le necessità dei partecipanti a cui, quindi, non è richiesto di adeguarsi a uno spazio esistente, evitando di partire con frustrazioni e fatiche. Gli oggetti scenografici compaiono uno per volta, vengono utilizzati prima dalla performer e poi proposti attraverso il metodo “offer/non offer” ai partecipanti, senza che sia mai obbligatoria o richiesta esplicitamente un’interazione né con gli oggetti né con la performer. Sono i partecipanti a decidere, spesso insieme agli accompagnatori, quando, come e per quanto tempo interagire nell’azione scenica, a volte assistono solamente. Gli accompagnatori e le accompagnatrici (che possono essere educatori o parenti o comunque persone con una forte relazione con i partecipanti) sono parte integrante della realizzazione dello spettacolo perché rappresentano un medium (insieme agli oggetti) che l’attrice utilizza per raggiungere i partecipanti: è richiesto, dove possibile, che ogni partecipante abbia un accompagnatore di riferimento in un rapporto 1:1. Il progetto prevede ad ogni replica 5 partecipanti con neurodivergenze e 5 accompagnatori. Tutte le azioni proposte sono presentate e descritte anche attraverso l’utilizzo della scrittura in Comunicazione Alternativa Aumentativa, una scrittura per immagini spesso utilizzata dalle persone neuro divergenti non verbali anche in altri contesti. All’interno della struttura del Giardino Segreto i partecipanti e i loro accompagnatori esplorano attraverso i sensi diverse ambientazioni (animali, piante, mare, cielo e minerali) costruendo mano a mano un proprio kit personale per fare amicizia con l’universo, che sarà il regalo con cui Samay, la protagonista, li saluterà alla fine dell’esperienza.

Lo spettacolo si articolerà in 2 appuntamenti che esploreranno il regno marino e il regno animale. Prima degli appuntamenti performativi la compagnia incontrerà online le educatrici/accompagnatori/genitori dei/delle partecipanti, in modo da conoscere il più precisamente possibile caratteristiche, bisogni, necessità per accoglierli al meglio e farli sentire a loro agio nel Giardino Segreto. A seguito dell’esperienza sarà gradito un feedback da parte degli accompagnatori attraverso un breve incontro online che si può organizzare qualche giorno dopo lo spettacolo.

 4 dicembre 2024 ore 11.00
Spazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma
Assitej Italia
Secondo incontro tavolo di lavoro “Accessibilità e inclusione”

coordinato da Marta Galli, con Maria Giulia Campioli e Gessica Carbone come referenti dell’Esecutivo di Assitej Italia.

L’incontro del tavolo si svolgerà in forma mista (in presenza e su zoom) una prima occasione di scambio e formazione concreta su buone pratiche nell’ambito dell’accessibilità e dell’inclusione. Il tavolo comprende realtà artistiche provenienti da tutto il territorio nazionale che si impegnano nello sviluppo delle tematiche legate all’accessibilità.

6 dicembre 2024 dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Spazio Diamante, via Prenestina 230 – Roma
Consorzio Balsamico (Reggio Emilia)
Laboratorio: BODIES – ATELIER DI CARTA E CARTACEI

Progetto gratuito riservato alle famiglie dell’Associazione di genitori di ragazzi con autismo “Modelli Si Nasce” di Roma.

Un progetto di Consorzio Balsamico in collaborazione con Centro Teatrale MaMiMò.

Condotto da Giada Borgatti, Silvia Cristofori, Virginia Franchi, Alessandra Stefanini.

BODIES – atelier di carta e cartacei è un progetto inclusivo, rivolto ad adolescenti e adulti con e senza disabilità, che mira a creare uno spazio esplorativo di dialogo e relazione intorno al tema del CORPO, utilizzando l’approccio dell’atelier. BODIES – atelier di carta e cartacei è uno spazio dove si educa il pensiero creativo e dove vengono sostenuti i processi che favoriscono le relazioni. E’ un contesto generativo in cui si attivano i processi di apprendimento attraverso l’esperienza. Caratteristica fondante dell’atelier è l’esplorazione a piccolo gruppo: immergendosi in un ambiente/paesaggio allestito da stimoli materici e tecnologie, i partecipanti hanno libero accesso a un’esperienza creativa, al fare con le mani, con il corpo, a livello individuale e collettivo. L’incontro con la materia permette di aumentare, attraverso un’esplorazione sensoriale, l’idea di cura verso ciò con cui entriamo in contatto, accorgendosi che dentro ogni texture, sfumatura, profumo, consistenza, si cela una storia che va scoperta. In questo caso, la carta diventa così canale di espressione di un mondo interiore che spesso rimane nascosto. La carta è usata come strumento per appunti, narrazioni, poesie, interpretazioni, grafiche. Verrà manipolata per costruire e animare personaggi e come schermo su cui proiettare luci e ombre.

L’esperienza dell’atelier è rivolta a gruppi di massimo 15 persone: 5 persone con autismo, 5 genitori e 5 ragazzi esterni diplomati all’Accademia di recitazione Stap Brancaccio.

 14 e 15 dicembre 2024 dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Spazio Impero, Via di Acqua Bullicante 133 –  Roma
WORKSHOP PER OPERATORI DI TEATRO SOCIALE
A cura di Pascal La Delfa
Workshop gratuito riservato al max. 20 persone

Il workshop fornisce una formazione mirata a come utilizzare il teatro come strumento di cambiamento sociale, educativo e terapeutico. Tecniche teatrali applicate a contesti sociali e di comunità, aiuteranno a sviluppare la capacità di facilitare laboratori, progetti e attività con gruppi diversi, inclusi quelli in situazioni di marginalità o vulnerabilità.

Il corso di articola in 14 ore, nelle quali verranno trattate le seguenti tematiche:

    • Breve storia del Teatro nel sociale
    • Teatro nei contesti educativi e riabilitativi (scuole, centri igiene mentale, comunità, carceri, ospedali…)
    • L’operatore di Teatro Sociale come figura professionale
    • Metodologie e tecniche della conduzione del gioco e del teatro ludico
    • Il lavoro sul gruppo
    • Utilizzo di tecniche al fine di far emergere o sviluppare risorse e competenze, creare relazioni e possibilità di espressività
    • Cenni sulle modalità per realizzare gli obiettivi prefissati, utilizzando anche materiali multimediali e tecniche innovative e/o sperimentali

LE MANIDI EFESTO

Martedì 10 DICEMBRE 2024 ore 9.30 e ore 11.00

 Divisoperzero 

 

LE MANI DI EFESTO

Un antico mito racconta che ad ognuno di noi, prima di nascere, viene mostrata un’immagine che sarà la guida per la nostra vita futura. A qualcuno viene mostrato un fiore e quello vivrà tutta la vita senza mai smettere di pensare ai fiori; a qualcun altro un pianoforte, e quello diventerà un grande musicista. Ad Efesto, venne mostrata l’immagine di due mani e lui, per tutta la vita (e la vita di un dio è piuttosto lunga) le usò per costruire ogni genere di meraviglia.
Di solito gli dei non amano usare le proprie mani: preferiscono far fare ad altri le cose pratiche e girovagare di qua e di là a far danni oppure amano stare lì, fermi, a farsi pregare. Efesto era una specie di Leonardo da Vinci: bravo nelle invenzioni tanto quanto nelle arti, abile nella sartoria quanto nell’ingegneria civile, con una passione per l’arredamento di interni.
Peccato che fosse così brutto che sua madre Era, la regina di tutti gli dei, appena nato lo gettò dalla cima dell’Olimpo facendolo precipitare sulla Sicilia. Fu quindi raccolto da due ninfe e portato ai piedi dell’Etna e qui, grazie al calore del vulcano, il piccolo poté dare sfogo alla sua incredibile creatività.
Ma Efesto sognò a lungo di poter tornare tra i suoi pari, gli dei, nel posto che gli spettava di diritto: il monte Olimpo. Così, dopo anni passati a costruire ogni genere di meraviglia, finalmente, ebbe l’opportunità di guadagnare il suo posto tra le divinità.
Non sempre, però, le persone (o gli dei) vogliono davvero ciò che credono di desiderare: Efesto, infatti, si rese conto di essere molto più felice nel suo laboratorio, tra i suoi attrezzi, che nel mondo etereo e ovattato dell’Olimpo.
In scena, una piccola baracca sarà la tela su cui disegnare i destini degli uomini, ma sarà anche il monte Olimpo e il vulcano Etna e tutto intorno compariranno i personaggi e le mirabolanti invenzioni del dio del fuoco.
Questa storia parla di un dio artigiano che ricerca ovunque la propria felicità per poi trovarla dove non si aspettava: al punto di partenza!
E chi può raccontarla meglio di un burattinaio, artigiano del teatro che, come Efesto, ha costruito lo spettacolo con le sue mani e con le sue mani racconta storie?

di e con Francesco Picciotti
con l’aiuto di Francesca Villa
fotografie Elena Consoli
produzione Florian Metateatro

SPETTACOLO VINCITORE DEL PREMIO OTELLO SARZI 2021
SELEZIONE FESTIVAL TRALLALLERO 2021

Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e di figura
Età consigliata: dai 6 agli 10 anni

Per info e prenotazioni contatta l’Ufficio Scuole:
promozionescuole@salaumberto.com
06 80687234
340 6772283

MARTINA TESTADURA

Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre 2024 ore 9.30 e ore 11.00

Compagnia TeatroViola 


MARTINA TESTADURA

Liberamente tratto da “La strada che non andava in nessun posto” di G. Rodari

Lo storico racconto di Gianni Rodari, “La strada che non andava in nessun posto”, prende vita in una nuova narrazione arricchita da canti polifonici originali accompagnati dalla musica dal vivo.
Lo spettacolo narra l’avventura di Martina, una bambina curiosa e determinata, che un giorno decide di andare a scoprire dove porti la strada di cui da sempre in paese si dice non vada da nessuna parte, credenza che però nessuno è mai andato a verificare di persona. Ma la nostra protagonista, proprio grazie al suo essere così “testadura”, decide di intraprendere un viaggio avventuroso che la porterà in un mondo fantastico, come ogni fiaba che si rispetti, con tanto di antagonisti, prove da superare, aiutanti e la giusta ricompensa finale. Una storia che ci insegna quanto è importante credere nei propri sogni e nelle proprie idee nonostante tutto e tutti.
Il gioco drammaturgico, a metà tra la narrazione e l’azione, prevede il coinvolgimento del pubblico in alcuni momenti chiave insieme all’attrice e al musicista in una interazione a tratti esilarante.

con
Federica Migliotti narrazione e canto
Massimiliano Felice chitarra, organetto, percussioni
canzoni originali  Francesca Ferri, liriche Raffaella Migliotti
costumi Loredana Spadoni
luci Paolo Civati
supervisione alla narrazione Giovanna Conforto
regia e drammaturgia Federica Migliotti

Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e musica dal vivo
Età consigliata: dai 6 ai 10 anni

Per info e prenotazioni contatta l’Ufficio Scuole:
promozionescuole@salaumberto.com
06 80687234
340 6772283

SERATA WOM DIALOGUES

BrancaccioDanza

SERATA WOM DIALOGUES

I nuovi linguaggi della danza contemporanea per giovani artisti emergenti

direzione e coreografia Alessia Gatta
produzione BrancaccioDanza

WOM INTERNATIONAL DANCE TRAINING
“Blue Jeans” – primo studio

Blue Jeans* esplora l’evoluzione del jeans come simbolo di identità, resistenza e trasformazione sociale. I danzatori intrecciano le storie di persone diverse, ciascuna legata al “blue jeans” come simbolo di appartenenza e cambiamento. Il tessuto diventa metafora della fatica, del lavoro e delle sfide quotidiane, ma anche della ribellione, della moda e della libertà. Lo spettacolo gioca con l’idea di “costruzione” e “decostruzione”, simboleggiando la tensione tra conformità e individualità, tradizione e innovazione. Il palco si trasforma in uno spazio dove il jeans, oltre ad essere un capo di abbigliamento, diventa un linguaggio visivo, emotivo e corporeo che parla della nostra società, delle sue contraddizioni e della sua evoluzione.

interpreti Giulia Ambrosi | Beatrice Arcese | Alice Ciccarese | Maira Cioci | Serena Faraglia | Marta Domenica Guarino | Giorgia Marozzi | Michela Mozzano | Valeria Orazi | Myriam Pitillo | Marco Regina | Juliet Riccieri | Martina Sammito | Lucrezia Silvestri | Ginevra Verzì
con la speciale partecipazione di alcuni danzatori della [Ritmi Sotterranei] contemporary dance company: Vanessa Guidolin, Daniele Toti, Francesco Colella e Giovanni Bellucci.
in collaborazione con [Ritmi Sotterranei] contemporary dance company
coreografie di Alessia Gatta | Vanessa Guidolin | Daniele Toti
musiche : A.V.

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Aprono la serata:

Da
LA BELLA ADDORMENTATA

Balletto in un prologo e tre atti

musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
libretto Marius Petipa e Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij
coreografia Marius Petipa
riprodotto liberamente da Carla Rossi
interpreti Fata Candida Emma De Santis | Fata Farina, Dalia Zamponi | Fata Violante, Giulia Bellavia | Fata dei Lillà, Matilde Starnone | Uccello blu, Tommaso di Tullio

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DARK STREETS

Coreografie di JESUS Guia
[ Matrice ] N Crew Beatrice Arcese | Vanessa Agostini | Alessandra Fanella | Gabriele Fedeli | Camilla Fiorletta | Camilla Galuppi | Gabriele Marigliani | Chiara Marigliani |nMaria Chiara Muscarella | Mia Paris | Erica Sabellico

Spettacolo inserito nel progetto “Prospettive, danza, crescita e inclusione” finanziato con D.D n. G12757 del 18.07.2024 a valere sul bando contributi allo spettacolo dal vivo 2024 (Paragrafo 8 – Educazione e formazione musicale, teatrale e coreutica)

GONG

[RITMI SOTTERRANEI]

CONTEMPORARY DANCE COMPANY

GONG

“GONG” è la soglia tramite cui si dispiega la narrazione di uno stato meditativo; è l’opportunità di vivere sulla scena tutte le vite, desiderate e temute, che non ci è possibile attraversare nella realtà. Da sonorità elettroniche noir, nebulose ma anche estatiche nasce l’indagine coreografica, che si interroga in merito al rapporto con se stessi, servendosi di un gioco collettivo. Nel flusso di un pensiero poetico, tragico e poi umoristico si scorge un costante dialogo tra anima e corpo, sempre teso alla ricerca di un Oltre.

Interpreti/performers SAMUELE BAZZANO | LORENZO CALDAROZZI | FRANCESCO COLELLA | SIMONE FEDERICO | VANESSA GUIDOLIN | VIOLA PANTANO | DANIELE TOTI
regia e coreografia Alessia Gatta 
disegno sonoro Mokadelic
Direzione tecnica e disegno luci Marco Policastro
assistente alla produzione Laura Rea
sinossi Matilde Cortivo
una produzione [MATRICE]N
in collaborazione con BrancaccioDanza